Tanti anni nel mondo del calcio, prima come giocatore, poi allenatore, dirigente e anche presidente della Settempeda, la squadra della sua città. Parliamo di Francesco "Checco" Sfrappini che, una volta lasciato il lavoro per godersi la pensione, ha ancora voglia di rimettersi in gioco su un campo di calcio. Una storia, come ricorda lo stesso Sfrappini, che inizia quando, da giovanissimo, iniziò a tirare calci ad un pallone nella sua San Severino. "Cominciai a giocare all'età di 13 anni sotto la guida dello storico allenatore settempedano Eraldo Piccinini, colui che a San Severino creò il settore giovanile - racconta Sfrappini - Poi l'esperienza con il Torino, quindi Gubbio, Città di Castello, dove ho trascorso 4 anni bellissimi, Fermana per poi ritornare alla Settempeda, società nella quale sono stato ancora giocatore, quindi allenatore, dirigente e, infine, anche presidente". Una vita, dunque, nel mondo del calcio e, come spesso accade, una volta appesi gli scarpini al chiodo il cimentarsi nel ruolo di allenatore, guidando diverse squadre tra Promozione, Prima e Seconda Categoria, con l'ultima avventura in panchina alla guida della Settempeda nel campionato di Promozione dove, subentrato in corsa, riuscì nell'impresa di salvarsi ai play out contro il Colli. Poi problemi di natura professionali costrinsero Sfrappini a lasciare il ruolo di allenatore che ora, come detto, vorrebbe di nuovo riprendere. "Sembra strano - conclude - ma ho ancora voglia di cimentarmi in un ruolo che amo, anche se preferirei una squadra di categoria perchè nei settori giovanili purtoppo non riesco ad andare daccordo con i genitori".
Francesco "Checco" Sfrappini, la voglia di rimettersi in gioco
Martedì, 17 Dicembre 2019 16:56 Scritto da Fabio Ubaldi Letto 1001 volte Clicca per ascolare il testo Francesco "Checco" Sfrappini, la voglia di rimettersi in gioco Tanti anni nel mondo del calcio, prima come giocatore, poi allenatore, dirigente e anche presidente della Settempeda, la squadra della sua città. Parliamo di Francesco Checco Sfrappini che, una volta lasciato il lavoro per godersi la pensione, ha ancora voglia di rimettersi in gioco su un campo di calcio. Una storia, come ricorda lo stesso Sfrappini, che inizia quando, da giovanissimo, iniziò a tirare calci ad un pallone nella sua San Severino. Cominciai a giocare alletà di 13 anni sotto la guida dello storico allenatore settempedano Eraldo Piccinini, colui che a San Severino creò il settore giovanile - racconta Sfrappini - Poi lesperienza con il Torino, quindi Gubbio, Città di Castello, dove ho trascorso 4 anni bellissimi, Fermana per poi ritornare alla Settempeda, società nella quale sono stato ancora giocatore, quindi allenatore, dirigente e, infine, anche presidente. Una vita, dunque, nel mondo del calcio e, come spesso accade, una volta appesi gli scarpini al chiodo il cimentarsi nel ruolo di allenatore, guidando diverse squadre tra Promozione, Prima e Seconda Categoria, con lultima avventura in panchina alla guida della Settempeda nel campionato di Promozione dove, subentrato in corsa, riuscì nellimpresa di salvarsi ai play out contro il Colli. Poi problemi di natura professionali costrinsero Sfrappini a lasciare il ruolo di allenatore che ora, come detto, vorrebbe di nuovo riprendere. Sembra strano - conclude - ma ho ancora voglia di cimentarmi in un ruolo che amo, anche se preferirei una squadra di categoria perchè nei settori giovanili purtoppo non riesco ad andare daccordo con i genitori.Tanti anni nel mondo del calcio, prima come giocatore, poi allenatore, dirigente e anche presidente della Settempeda, la squadra della sua città. Parliamo di Francesco "Checco" Sfrappini che, una volta lasciato il lavoro per godersi la pensione, ha ancora voglia di rimettersi in gioco su un campo di calcio. Una storia, come ricorda lo stesso Sfrappini, che inizia quando, da giovanissimo, iniziò a tirare calci ad un pallone nella sua San Severino. "Cominciai a giocare all'età di 13 anni sotto la guida dello storico allenatore settempedano Eraldo Piccinini, colui che a San Severino creò il settore giovanile - racconta Sfrappini - Poi l'esperienza con il Torino, quindi Gubbio, Città di Castello, dove ho trascorso 4 anni bellissimi, Fermana per poi ritornare alla Settempeda, società nella quale sono stato ancora giocatore, quindi allenatore, dirigente e, infine, anche presidente". Una vita, dunque, nel mondo del calcio e, come spesso accade, una volta appesi gli scarpini al chiodo il cimentarsi nel ruolo di allenatore, guidando diverse squadre tra Promozione, Prima e Seconda Categoria, con l'ultima avventura in panchina alla guida della Settempeda nel campionato di Promozione dove, subentrato in corsa, riuscì nell'impresa di salvarsi ai play out contro il Colli. Poi problemi di natura professionali costrinsero Sfrappini a lasciare il ruolo di allenatore che ora, come detto, vorrebbe di nuovo riprendere. "Sembra strano - conclude - ma ho ancora voglia di cimentarmi in un ruolo che amo, anche se preferirei una squadra di categoria perchè nei settori giovanili purtoppo non riesco ad andare daccordo con i genitori".