Incontro tra Matelica e Fano

Il Matelica passa una bella settimana prima la convincente vittoria di campionato con la Vis Pesaro

bissato dal successo di coppa sul sempre ostico campo Eugubino, arriva il Fano altro derby altra

nobile decaduta, ma tra i primissimi posti di vertice una squadra che segue con profitto il solco

tracciato nel precedente campionato e prontissima a rendere la vita difficile ai biancorossi di mister

Clementi. Mister una curiosità un derby nel derby in campo e sulle panchine! Si conferma il mister

del Matelica la panchina del Fano è composta da tutti amici di Senigallia Alessandrini tra l'altro è

stato anche un giocatore del Senigallia e lo conosco da sempre come il suo secondo e anche Sergio

Spuri allenatore dei portieri è una vecchia conoscenza del pubblico di Matelica, è una curiosità è

vero ma so che sarà al di la dell'amicizia una partita tosta per entrambi, giocheremo tutti per

vincere,ma in queste gare anche un pareggio non sarebbe un risultato disprezzabile, il Fano ha un

gioco collaudato e grandi individualità accanto al capitano di lungo corso Nodari rientra Torta

formando una coppia molto affidabile, manca bomber Gucci ma il suo sostituto Sartori è un

estroso e come tutti gli estrosi imprevedibile e dai colpi importanti, per non parlare di Sivilla altro

gran bel giocatore inotre rientra Borrelli che a Matelica spesso ha lasciato il segno della sua classe.

Partita difficile ma anche noi, prosegue Clementi siamo in un buon momemto di forma e di

autostima, Perfetti in mezzo al campo ci ha datogrande equilibrio insieme a Moretti fa il lavoro

cosidetto sporco e Borgese può impostare senza compiti di marcatura, Esposito è una grande

risorsa e i bravi difensori Fanesi lo temono e lo rispettano, mi auguro di assistere ad una bella gara,

con una cornice di pubblico adeguata, conclude Aldo Clementi.

La bella notizia per i tifosi biancorossi è il ritorno a Matelica di Angelo Ercoli il forte centrale

Eugubino, assente giustificato per la prossima nascita del figlio auguri vivissimi.

(Maurizio Fontenova)