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"Allenatori virtuosi, poche le irregolarità", così il presidente Aiac Ortolani

Lunedì, 02 Ottobre 2017 14:16 Scritto da  Letto 713 volte
"Allenatori virtuosi, poche le irregolarità", così il presidente Aiac Ortolani

In merito alle nuove normative di tesseramento degli allenatori e alla regolarità delle stesse con l'inizio dei campionati era possibile aspettarsi delle situazioni “non regolari “. Il presidente regionale AIAC Marche, Angelo Ortolani, reduce da una riunione nazionale congiunta fra presidenti e consiglio direttivo nazionale, riferisce come la nostra regione sia fra le più attente e regolari alle normative suddette. Questo grazie al supporto dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) e al Comitato Regionale FIGC con i quali esiste una collaborazione fattiva diretta a salvaguardare quanto disposto da regolamenti e carte federali per evitare di dover adire ai codici di giustizia sportiva. “Grazie al neo presidente AIA Carlo Ridolfi, che ha disposto una circolare chiarissima sulle modalità di presentazione dei documenti da allegare alle distinte di gara per i tecnici che hanno portato nelle prime giornate a non far sedere in panchina allenatori non in regola con il tesseramento abbiamo ricevuto segnalazioni di una regolarità pressochè totale – fa sapere il presidente degli allenatori marchigiani Angelo Ortolani – Poche le eccezioni che hanno riguardato un caso in Seconda Categoria girone F e altri 2 in Prima Categoria gironi A e B. Casi che comunque, grazie al comitato regionale, cerchiamo di rendere regolari tenendo conto del “buon senso “ senza tralasciare i regolamenti. Le società sprovviste in distinta di allenatore hanno 30 giorni per mettersi in regola e i tecnici che non sono in regola con i corsi obbligatori di aggiornamento non possono procedere al loro tesseramento. Tutto ciò – continua Ortolani - per salvaguardare i reali diritti acquisiti da tutti i tecnici che hanno seguito le normative e le procedure. Sembra giusto che chi non è in regola non debba svolgere attività così come è altrettanto giusto salvaguardare chi ha speso tempo e denaro per acquisire un titolo che gli da diritto di poter essere operativo. Rappresentiamo circa 700 allenatori ed è nostro compito vigilare e dare seguito alle segnalazioni che ci pervengono per fare chiarezza e garantire il rispetto delle regole. Ci si augura, ed è ciò che auspichiamo, che riguardo agli allenatori, in quei pochissimi casi in cui si sono riscontrate irregolarità, non si debba procedere dopo le segnalazioni agli ulteriori passi che portano alle commissioni disciplinari e alle procure federali. Nostro intento, infatti, è quello di tutelare i tecnici in regola e, se possibile, aiutare quelli che non lo sono per renderli tali”.


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