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Un anno "storico" per il Matelica. Gli auguri del patron Mauro Canil

Mercoledì, 30 Dicembre 2020 15:52 Scritto da  Letto 308 volte
  Clicca per ascolare il testo Un anno "storico" per il Matelica. Gli auguri del patron Mauro Canil Sta per andare in archivio un 2020 ‘annus horribilis’ per molti aspetti, ma che sportivamente entrerà negli annali per aver regalato un traguardo storico e meritatissimo al Matelica, con la compagine biancorossa approdata nel professionismo proprio a cavallo del centenario. Impossibile per il Patron Mauro Canil non ripercorrere i momenti più significativi dell’anno che sta volgendo al termine con uno sguardo già rivolto al futuro. “Un anno difficilissimo per il mondo del lavoro, con una situazione economica gravissima che purtroppo avevo preannunciato dall’inizio. Tante categorie ed imprese – ha dichiarato Canil - si trovano già in grande difficoltà e senza aiuti, ma i veri problemi arriveranno con lo sblocco dei licenziamenti. In quel momento i danni saranno incalcolabili. Paradossalmente, il 2020 è stato invece l’anno più bello nella storia del Matelica calcio, con la promozione in Serie C inseguita per anni ed arrivata dopo lo stop di marzo”. Quali sono stati il momento più bello e quello più difficile dell’anno? Il momento più bello è stato quando da parte della Federazione abbiamo ricevuto l’ufficialità della promozione. Il più brutto quando ci siamo chiesti: ed ora come facciamo ad affrontare questa categoria? A parte le battute, avuta la certezza, insieme a tutta la Società ci siamo rimboccati le maniche per mettere insieme un buon gruppo e devo dire che ad oggi è stato fatto un ottimo lavoro. Il gruppo si è rivelato sin da subito vincente. Un bilancio di questi primi mesi in una categoria prestigiosa come la Lega Pro? Non posso che esprimere totale soddisfazione. Nel nostro girone ci sono squadroni che da piccolo vedevo solo in Tv come, ad esempio, tra le altre, Triestina, Sambenedettese, Modena, Perugia, mentre a stento alcuni sanno dove si trovi Matelica. Questo da un lato mi dispiace, visto che Matelica è una cittadina bellissima, ma dall’altro mi rende orgoglioso perché stiamo portando in alto il suo nome in tutta Italia ed oltre. Naturalmente, i risultati di questi primi mesi sono frutto di un grandissimo lavoro da parte di un gruppo creato in brevissimo tempo, con tante figure professionali nuove, la segretaria Roberta Mancini e la Presidente Roberta Nocelli sempre operose e presenti allo stadio dalla mattina alla sera, un Direttore Sportivo che non finirò mai di ringraziare, un allenatore che davvero ha preso a cuore questa avventura ed una squadra da loro allestita che, con dei ragazzi straordinari, ci ha regalato soddisfazioni inimmaginabili sin dall’esordio. A Trieste tutti noi, appena entrati, siamo rimasti a bocca aperta davanti ad un impianto così bello prima di realizzare che saremmo scesi in campo per affrontare la prestigiosa Triestina. In molti parlano del Matelica come squadra rivelazione del girone. Qual è l’aspetto che ti rende più orgoglioso e dove invece c’è ancora da migliorare? Sin dalla Prima Categoria in realtà ad ogni campionato in cui abbiamo partecipato siamo stati additati come ‘matricola terribile’, visto che molto spesso abbiamo sbaragliato i veterani di categoria. Anche in Serie D, davanti a diverse squadre blasonate e nobili decadute, abbiamo collezionato tre o quattro secondi posti di assoluto rilievo prima di realizzare il sogno di arrivare in Serie C. Anche nella nuova categoria, per il momento, siamo riusciti a ben figurare al cospetto di alcune formazioni sulla carta molto ma molto superiori. Ne sono veramente orgoglioso. Per me la forza di una squadra non è l’attacco ma la difesa: sicuramente dovremo migliorare la casella gol subiti. Il 2021 sarà anche l’anno del centenario: che gioia è festeggiarlo tra i pro? Miglior ciliegina sulla torta non ci poteva essere per essere riusciti a portare in soli dieci anni il Matelica dalla prima categoria ai professionisti.  Se mi posso prendere un merito, è un onore da Presidente Onorario festeggiare il centenario in Serie C. Mi sarei aspettato forse un po’ più di calore dal nostro capoluogo di provincia, in cui abbiamo scelto di andare a disputare le nostre gare interne tra diverse opzioni proprio per dare vita ad un progetto di calcio serio e territoriale, legato soprattutto ai giovani, in cui da sempre crediamo. Purtroppo per ora, forse un po’ anche a causa del Covid, da Macerata abbiamo ricevuto pochissime dimostrazioni di interesse. La vittoria di Fano ha regalato un Natale sereno ai biancorossi, con 25 punti sotto l’albero e una partita in meno. Come ti auguri prosegua il cammino? Il match di Fano è stata l’ulteriore conferma di un Matelica che, se vuole, sa fare le cose per bene. Questi 25 punti con una partita in meno ne sono la dimostrazione. I miei complimenti vanno a tutta la squadra, al gruppo e allo staff che ci hanno regalato soddisfazioni che non capitano tutti i giorni. La cosa più bella è stata leggere sui giornali ‘Matelica, stella di Natale’, un titolo credo meritato. Un saluto e un augurio a tutti i sostenitori del Matelica Il saluto da parte di tutta la mia famiglia, che rivolgo con piacere insieme a mia moglie Sabrina e mio figlio Denis, va a tutti i tifosi biancorossi con la speranza che il 2021 possa essere un anno migliore sotto tanti punti di vista. Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che da sempre ci sostengono. Non sono ipocrita e purtroppo immagino già che la situazione sarà durissima, ma la speranza è che con volontà, spirito di sacrificio e abnegazione potremo venire fuori dal nuovo anno al meglio. 
Un anno "storico" per il Matelica. Gli auguri del patron Mauro Canil

 

Sta per andare in archivio un 2020 ‘annus horribilis’ per molti aspetti, ma che sportivamente entrerà negli annali per aver regalato un traguardo storico e meritatissimo al Matelica, con la compagine biancorossa approdata nel professionismo proprio a cavallo del centenario. Impossibile per il Patron Mauro Canil non ripercorrere i momenti più significativi dell’anno che sta volgendo al termine con uno sguardo già rivolto al futuro.

“Un anno difficilissimo per il mondo del lavoro, con una situazione economica gravissima che purtroppo avevo preannunciato dall’inizio. Tante categorie ed imprese – ha dichiarato Canil - si trovano già in grande difficoltà e senza aiuti, ma i veri problemi arriveranno con lo sblocco dei licenziamenti. In quel momento i danni saranno incalcolabili. Paradossalmente, il 2020 è stato invece l’anno più bello nella storia del Matelica calcio, con la promozione in Serie C inseguita per anni ed arrivata dopo lo stop di marzo”.

Quali sono stati il momento più bello e quello più difficile dell’anno?

Il momento più bello è stato quando da parte della Federazione abbiamo ricevuto l’ufficialità della promozione. Il più brutto quando ci siamo chiesti: ed ora come facciamo ad affrontare questa categoria? A parte le battute, avuta la certezza, insieme a tutta la Società ci siamo rimboccati le maniche per mettere insieme un buon gruppo e devo dire che ad oggi è stato fatto un ottimo lavoro. Il gruppo si è rivelato sin da subito vincente.

Un bilancio di questi primi mesi in una categoria prestigiosa come la Lega Pro?

Non posso che esprimere totale soddisfazione. Nel nostro girone ci sono squadroni che da piccolo vedevo solo in Tv come, ad esempio, tra le altre, Triestina, Sambenedettese, Modena, Perugia, mentre a stento alcuni sanno dove si trovi Matelica. Questo da un lato mi dispiace, visto che Matelica è una cittadina bellissima, ma dall’altro mi rende orgoglioso perché stiamo portando in alto il suo nome in tutta Italia ed oltre. Naturalmente, i risultati di questi primi mesi sono frutto di un grandissimo lavoro da parte di un gruppo creato in brevissimo tempo, con tante figure professionali nuove, la segretaria Roberta Mancini e la Presidente Roberta Nocelli sempre operose e presenti allo stadio dalla mattina alla sera, un Direttore Sportivo che non finirò mai di ringraziare, un allenatore che davvero ha preso a cuore questa avventura ed una squadra da loro allestita che, con dei ragazzi straordinari, ci ha regalato soddisfazioni inimmaginabili sin dall’esordio. A Trieste tutti noi, appena entrati, siamo rimasti a bocca aperta davanti ad un impianto così bello prima di realizzare che saremmo scesi in campo per affrontare la prestigiosa Triestina.

In molti parlano del Matelica come squadra rivelazione del girone. Qual è l’aspetto che ti rende più orgoglioso e dove invece c’è ancora da migliorare?

Sin dalla Prima Categoria in realtà ad ogni campionato in cui abbiamo partecipato siamo stati additati come ‘matricola terribile’, visto che molto spesso abbiamo sbaragliato i veterani di categoria. Anche in Serie D, davanti a diverse squadre blasonate e nobili decadute, abbiamo collezionato tre o quattro secondi posti di assoluto rilievo prima di realizzare il sogno di arrivare in Serie C. Anche nella nuova categoria, per il momento, siamo riusciti a ben figurare al cospetto di alcune formazioni sulla carta molto ma molto superiori. Ne sono veramente orgoglioso. Per me la forza di una squadra non è l’attacco ma la difesa: sicuramente dovremo migliorare la casella gol subiti.

Il 2021 sarà anche l’anno del centenario: che gioia è festeggiarlo tra i pro?

Miglior ciliegina sulla torta non ci poteva essere per essere riusciti a portare in soli dieci anni il Matelica dalla prima categoria ai professionisti.  Se mi posso prendere un merito, è un onore da Presidente Onorario festeggiare il centenario in Serie C. Mi sarei aspettato forse un po’ più di calore dal nostro capoluogo di provincia, in cui abbiamo scelto di andare a disputare le nostre gare interne tra diverse opzioni proprio per dare vita ad un progetto di calcio serio e territoriale, legato soprattutto ai giovani, in cui da sempre crediamo. Purtroppo per ora, forse un po’ anche a causa del Covid, da Macerata abbiamo ricevuto pochissime dimostrazioni di interesse.

La vittoria di Fano ha regalato un Natale sereno ai biancorossi, con 25 punti sotto l’albero e una partita in meno. Come ti auguri prosegua il cammino?

Il match di Fano è stata l’ulteriore conferma di un Matelica che, se vuole, sa fare le cose per bene. Questi 25 punti con una partita in meno ne sono la dimostrazione. I miei complimenti vanno a tutta la squadra, al gruppo e allo staff che ci hanno regalato soddisfazioni che non capitano tutti i giorni. La cosa più bella è stata leggere sui giornali ‘Matelica, stella di Natale’, un titolo credo meritato.

Un saluto e un augurio a tutti i sostenitori del Matelica

Il saluto da parte di tutta la mia famiglia, che rivolgo con piacere insieme a mia moglie Sabrina e mio figlio Denis, va a tutti i tifosi biancorossi con la speranza che il 2021 possa essere un anno migliore sotto tanti punti di vista. Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che da sempre ci sostengono. Non sono ipocrita e purtroppo immagino già che la situazione sarà durissima, ma la speranza è che con volontà, spirito di sacrificio e abnegazione potremo venire fuori dal nuovo anno al meglio. 


 

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