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Gianluca Colavitto: "L'unica cosa giusta è chiudere il campionato"

Domenica, 05 Aprile 2020 11:40 Scritto da  Letto 1264 volte
  Clicca per ascolare il testo Gianluca Colavitto: "L'unica cosa giusta è chiudere il campionato" Il campionato di Serie D ha ormai superato il mese di stop. Al momento della sospensione la classifica del girone F vedeva in testa il Matelica, capace di unentusiasmante rimonta sul Notaresco. Ora, dopo un mese di fermo, il tecnico biancorosso Gianluca Colavitto racconta le sensazioni e a dà una sua opinione sul campionato. ”Mi manca il campo, mi mancano i ragazzi, la preparazione della settimana, l’adrenalina della partita, la cena a base di carne di Giuseppe (Gila Carni) a casa di Marco (Croce),  mi manca Matelica come città, ma anche la Matelica sportiva. Con i ragazzi ci sentiamo quotidianamente e parliamo di tutto. Purtroppo siamo stati travolti da una tragedia incommensurabile che ha stravolto la nostra vita. In questo periodo ho sentito e letto di tutto e non mi voglio sottrarre come giusto che sia ad esprimere il mio parere: credo che calcisticamente parlando l’unica cosa giusta sia quella di chiudere il campionato come d’altronde ha fatto la lega di rugby con il presidente Alfredo Galazzi, guarda caso personalità lombarda. Mi dispiace che le istituzioni calcistiche parlano di rientro all’attività cambiando sempre date e facendo stare sulle spine un intero mondo sportivo, con un accanimento impressionante, motivando il tutto dicendo che bisogna rientrare in campo perché solo riprendendo, la stagione é regolare. In realtà di regolare non c’è nulla, infatti non ci puó essere regolarità dopo due mesi di stop. Quante volte tutti noi dopo una settimana di stop a cavallo tra Natale e Gennaio diciamo all’ unisono che il campionato nel girone di ritorno sarà un altro campionato, figuriamoci dopo due mesi di stop riprendere in estate per fare 8 o 10 partite, tutto questo é assurdo. Dovrebbero al piú presto decidere la cosa piú giusta e sensata per tutto ció che stiamo vedendo e vivendo: chiudere la stagione 2019-2020, poi sedersi a tavolino e discutere se annullare o cristallizzare la stagione per avere tutto il tempo a disposizione per programmare la prossima, coronavirus permettendo. In riferimento ad alcune esternazioni da parte di addetti ai lavori del girone F, tengo a precisare che il Matelica alla venticinquesima giornata conta migliore attacco, migliore difesa, primo posto in classifica, migliore capocannoniere, migliore differenza reti, minor sconfitte subite e 55 punti nel girone F, quindi quando leggo che c’è chi dice il campionato avesse avuto il suo prosieguo ci sarebbe stata la squadra x o la squadra y che avrebbe vinto, mi viene da sorridere e mi fermo qui. Ho avuto la fortuna ed il privilegio di allenare un gruppo di ragazzi messomi a disposizione dal direttore sportivo Francesco Micciola con cui sono entrato subito in empatia e quindi per me é stato molto piú semplice proporre la mia idea di calcio, ma ció che la squadra ed io abbiamo fatto é frutto di un lavoro che non é solo il nostro, ma é da condividere soprattutto con una società che non ci ha mai fatto mancare nulla, una società a mio parere modello nell’intero panorama calcistico italiano. Ci tengo a ringraziare non solo il mio staff, ma persone precise come Mauro e Paolo i magazzinieri, Saverio il massaggiatore, Luca il fisioterapista e tutti i dirigenti che con il loro contributo hanno fatto sì che il Matelica al 1 marzo fosse in vetta alla classifica del girone F”
Gianluca Colavitto: "L'unica cosa giusta è chiudere il campionato"

 

Il campionato di Serie D ha ormai superato il mese di stop. Al momento della sospensione la classifica del girone F vedeva in testa il Matelica, capace di un'entusiasmante rimonta sul Notaresco. Ora, dopo un mese di fermo, il tecnico biancorosso Gianluca Colavitto racconta le sensazioni e a dà una sua opinione sul campionato.

”Mi manca il campo, mi mancano i ragazzi, la preparazione della settimana, l’adrenalina della partita, la cena a base di carne di Giuseppe (Gila Carni) a casa di Marco (Croce),  mi manca Matelica come città, ma anche la Matelica sportiva. Con i ragazzi ci sentiamo quotidianamente e parliamo di tutto. Purtroppo siamo stati travolti da una tragedia incommensurabile che ha stravolto la nostra vita. In questo periodo ho sentito e letto di tutto e non mi voglio sottrarre come giusto che sia ad esprimere il mio parere: credo che calcisticamente parlando l’unica cosa giusta sia quella di chiudere il campionato come d’altronde ha fatto la lega di rugby con il presidente Alfredo Galazzi, guarda caso personalità lombarda. Mi dispiace che le istituzioni calcistiche parlano di rientro all’attività cambiando sempre date e facendo stare sulle spine un intero mondo sportivo, con un accanimento impressionante, motivando il tutto dicendo che bisogna rientrare in campo perché solo riprendendo, la stagione é regolare. In realtà di regolare non c’è nulla, infatti non ci puó essere regolarità dopo due mesi di stop. Quante volte tutti noi dopo una settimana di stop a cavallo tra Natale e Gennaio diciamo all’ unisono che il campionato nel girone di ritorno sarà un altro campionato, figuriamoci dopo due mesi di stop riprendere in estate per fare 8 o 10 partite, tutto questo é assurdo. Dovrebbero al piú presto decidere la cosa piú giusta e sensata per tutto ció che stiamo vedendo e vivendo: chiudere la stagione 2019-2020, poi sedersi a tavolino e discutere se annullare o cristallizzare la stagione per avere tutto il tempo a disposizione per programmare la prossima, coronavirus permettendo.

In riferimento ad alcune esternazioni da parte di addetti ai lavori del girone F, tengo a precisare che il Matelica alla venticinquesima giornata conta migliore attacco, migliore difesa, primo posto in classifica, migliore capocannoniere, migliore differenza reti, minor sconfitte subite e 55 punti nel girone F, quindi quando leggo che c’è chi dice il campionato avesse avuto il suo prosieguo ci sarebbe stata la squadra x o la squadra y che avrebbe vinto, mi viene da sorridere e mi fermo qui.

Ho avuto la fortuna ed il privilegio di allenare un gruppo di ragazzi messomi a disposizione dal direttore sportivo Francesco Micciola con cui sono entrato subito in empatia e quindi per me é stato molto piú semplice proporre la mia idea di calcio, ma ció che la squadra ed io abbiamo fatto é frutto di un lavoro che non é solo il nostro, ma é da condividere soprattutto con una società che non ci ha mai fatto mancare nulla, una società a mio parere modello nell’intero panorama calcistico italiano.

Ci tengo a ringraziare non solo il mio staff, ma persone precise come Mauro e Paolo i magazzinieri, Saverio il massaggiatore, Luca il fisioterapista e tutti i dirigenti che con il loro contributo hanno fatto sì che il Matelica al 1 marzo fosse in vetta alla classifica del girone F


 

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