Contro la capolista San Nicolò Notaresco il Tolentino ha subito, pur non demeritando, la seconda sconfitta consecutiva del suo campionato. Che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto sportivamente lo ha riconosciuto il tecnico degli abruzzesi Roberto Vagnoni, con i cremisi che si visti annullare il gol del pari ai più apprso regolare. Ecco, dunque, che il presidente Marco Romagnoli, senza volersi appellare ad alibi, decide di intervenire per chiedere parità di trattamento. "Quello che sto riscontrando - le sue parole - è il fatto che la maggiore esperienza e malizia degli avversari rispetto a quella dei nostri ragazzi a volte riesce anche a condizionare la direzione di gara quando, magari, l'arbitro pecca di personalità o addirittura è all'esordio in Serie D. Una circostanza, quest'ultima, che si è già verificata in due circostanze, segno che lo stadio Della Vittoria viene riconosciuto come gestito da una società sportiva, leale e serena. Non vorrei, però, che per essere buoni si finisca per passare da fessi. Accettiamo ogni errore arbitrale come parte del gioco, accettiamo ogni risultato, ma non possiamo più accettare di essere una sorta di soffice materasso dove provare le capacità degli arbitri. Vogliamo che anche il Tolentino abbia direttori di gara di comprovata esperienza che siano in grado di barcamenarsi in situazioni di difficle gestione con giocatori di grande personalità. Purtroppo devo costatare che a fronte di un livello tecnico elevato delle squadre, il livello della classe arbitrale in Serie D è ancora troppo basso e questo sinceramente non me l'aspettavo".
Romagnoli: "Tolentino non è la cavia per testare la qualità degli arbitri"
Lunedì, 14 Ottobre 2019 17:22 Scritto da Mario Staffolani Letto 674 volte Clicca per ascolare il testo Romagnoli: "Tolentino non è la cavia per testare la qualità degli arbitri" Contro la capolista San Nicolò Notaresco il Tolentino ha subito, pur non demeritando, la seconda sconfitta consecutiva del suo campionato. Che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto sportivamente lo ha riconosciuto il tecnico degli abruzzesi Roberto Vagnoni, con i cremisi che si visti annullare il gol del pari ai più apprso regolare. Ecco, dunque, che il presidente Marco Romagnoli, senza volersi appellare ad alibi, decide di intervenire per chiedere parità di trattamento. Quello che sto riscontrando - le sue parole - è il fatto che la maggiore esperienza e malizia degli avversari rispetto a quella dei nostri ragazzi a volte riesce anche a condizionare la direzione di gara quando, magari, larbitro pecca di personalità o addirittura è allesordio in Serie D. Una circostanza, questultima, che si è già verificata in due circostanze, segno che lo stadio Della Vittoria viene riconosciuto come gestito da una società sportiva, leale e serena. Non vorrei, però, che per essere buoni si finisca per passare da fessi. Accettiamo ogni errore arbitrale come parte del gioco, accettiamo ogni risultato, ma non possiamo più accettare di essere una sorta di soffice materasso dove provare le capacità degli arbitri. Vogliamo che anche il Tolentino abbia direttori di gara di comprovata esperienza che siano in grado di barcamenarsi in situazioni di difficle gestione con giocatori di grande personalità. Purtroppo devo costatare che a fronte di un livello tecnico elevato delle squadre, il livello della classe arbitrale in Serie D è ancora troppo basso e questo sinceramente non me laspettavo.Contro la capolista San Nicolò Notaresco il Tolentino ha subito, pur non demeritando, la seconda sconfitta consecutiva del suo campionato. Che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto sportivamente lo ha riconosciuto il tecnico degli abruzzesi Roberto Vagnoni, con i cremisi che si visti annullare il gol del pari ai più apprso regolare. Ecco, dunque, che il presidente Marco Romagnoli, senza volersi appellare ad alibi, decide di intervenire per chiedere parità di trattamento. "Quello che sto riscontrando - le sue parole - è il fatto che la maggiore esperienza e malizia degli avversari rispetto a quella dei nostri ragazzi a volte riesce anche a condizionare la direzione di gara quando, magari, l'arbitro pecca di personalità o addirittura è all'esordio in Serie D. Una circostanza, quest'ultima, che si è già verificata in due circostanze, segno che lo stadio Della Vittoria viene riconosciuto come gestito da una società sportiva, leale e serena. Non vorrei, però, che per essere buoni si finisca per passare da fessi. Accettiamo ogni errore arbitrale come parte del gioco, accettiamo ogni risultato, ma non possiamo più accettare di essere una sorta di soffice materasso dove provare le capacità degli arbitri. Vogliamo che anche il Tolentino abbia direttori di gara di comprovata esperienza che siano in grado di barcamenarsi in situazioni di difficle gestione con giocatori di grande personalità. Purtroppo devo costatare che a fronte di un livello tecnico elevato delle squadre, il livello della classe arbitrale in Serie D è ancora troppo basso e questo sinceramente non me l'aspettavo".