Marco De Santis, il "capitano", lascia dopo 10 anni il Chiesanuova

Giovedì, 06 Giugno 2019 15:07 Scritto da  Letto 440 volte
  Clicca per ascolare il testo Marco De Santis, il "capitano", lascia dopo 10 anni il Chiesanuova Marco De Santis, capitano di lungo corso, lascia dopo 10 anni il Chiesanuova, squadra nella quale era approdato nella stagione 2009/2010 e con la quale ha collezionato oltre 260 presenze con uno score di 6 reti all’attivo, un campionato vinto, una retrocessione e una coppa di Promozione alzata al cielo. “Per me finisce unepoca – confida De Santis - sono arrivato che ero poco più di un ragazzino e vado via che sono un uomo con una famiglia, un lavoro, delle responsabilità e tante cose ancora da portare avanti. Sono stati 10 anni bellissimi, mi sono sempre sentito a casa, tanto che nelle ultime due stagioni sono diventato con orgoglio anche il capitano di quella che sarà sempre la squadra della mia vita. In questo momento vorrei ricordare tutte le persone che mi sono state vicine, mi hanno aiutato e fatto sentire importante. Dovrei fare un elenco infinito di tifosi, dirigenti, compagni di squadra che si sono succeduti, cito solo due persone che credo rappresentino lo spirito di questa società: il presidente Luciano Bonvecchi, motore ed anima di tutto lambiente e Alessio Spurio, vicino anche nei momenti difficili e sempre pronto ad incitarci”. Quali sono ora gli obiettivi di Marco De Santis? “A me piace giocare al calcio, non sono vecchio e credo di avere ancora molto da dare. Per motivi logistici, di famiglia e di lavoro, non posso allontanarmi molto dalla zona di Civitanova e prenderò in considerazione delle proposte che, da un punto di vista logistico, mi permettano di allenarmi e giocare senza dover fare tanti chilometri”. Nel salutare il Chiesanuova cè qualcosa che non ti sarebbe piaciuto fare e per vari motivi non sei riuscito a realizzare? “Sarebbero tante, per laffetto che tutti mi hanno dimostrato avrei voluto fare limpossibile, ma tutto sommato sono abbastanza contento. Mi sarebbe piaciuto fare qualche gol in più, forse lunico rimpianto è non essere riuscito a salire in Eccellenza, labbiamo sfiorata in un paio di circostanze, senza riuscire ad afferrarla. Mi consola il pensiero che, conoscendo il presidente Bonvecchi, sono convinto che in tempi brevi il Chiesanuova riuscirà a coronare il suo sogno. E questo il mio saluto ed il mio augurio per questa società che porterò sempre nel cuore”.
Marco De Santis, il "capitano", lascia dopo 10 anni il Chiesanuova

 

Marco De Santis, capitano di lungo corso, lascia dopo 10 anni il Chiesanuova, squadra nella quale era approdato nella stagione 2009/2010 e con la quale ha collezionato oltre 260 presenze con uno score di 6 reti all’attivo, un campionato vinto, una retrocessione e una coppa di Promozione alzata al cielo. “Per me finisce un'epoca – confida De Santis - sono arrivato che ero poco più di un ragazzino e vado via che sono un uomo con una famiglia, un lavoro, delle responsabilità e tante cose ancora da portare avanti. Sono stati 10 anni bellissimi, mi sono sempre sentito a casa, tanto che nelle ultime due stagioni sono diventato con orgoglio anche il capitano di quella che sarà sempre la squadra della mia vita. In questo momento vorrei ricordare tutte le persone che mi sono state vicine, mi hanno aiutato e fatto sentire importante. Dovrei fare un elenco infinito di tifosi, dirigenti, compagni di squadra che si sono succeduti, cito solo due persone che credo rappresentino lo spirito di questa società: il presidente Luciano Bonvecchi, motore ed anima di tutto l'ambiente e Alessio Spurio, vicino anche nei momenti difficili e sempre pronto ad incitarci”.

Quali sono ora gli obiettivi di Marco De Santis?

“A me piace giocare al calcio, non sono vecchio e credo di avere ancora molto da dare. Per motivi logistici, di famiglia e di lavoro, non posso allontanarmi molto dalla zona di Civitanova e prenderò in considerazione delle proposte che, da un punto di vista logistico, mi permettano di allenarmi e giocare senza dover fare tanti chilometri”.

Nel salutare il Chiesanuova c'è qualcosa che non ti sarebbe piaciuto fare e per vari motivi non sei riuscito a realizzare?

“Sarebbero tante, per l'affetto che tutti mi hanno dimostrato avrei voluto fare l'impossibile, ma tutto sommato sono abbastanza contento. Mi sarebbe piaciuto fare qualche gol in più, forse l'unico rimpianto è non essere riuscito a salire in Eccellenza, l'abbiamo sfiorata in un paio di circostanze, senza riuscire ad afferrarla. Mi consola il pensiero che, conoscendo il presidente Bonvecchi, sono convinto che in tempi brevi il Chiesanuova riuscirà a coronare il suo sogno. E' questo il mio saluto ed il mio augurio per questa società che porterò sempre nel cuore”.


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