Monticelli, compagine all’apparenza di basso lignaggio, alla vigilia della sfida con la Vastese, formazione dai quartieri nobili: alla ricerca della vittoria perduta. Monticelli sette bellezze, capace di sciorinare calcio da manuale calcistico, grazie al suo archimandrita, al secolo Nico Stallone, che di pallone ne sa una più del diavolo e che meriterebbe ben altre platee. Monticelli che non teme avversari ma li rispetta. Monticelli capace di stupire anche i più scettici. E’ il Monticelli che mister Stallone ha plasmato inculcando loro il suo credo e per l’occasione preparato mandandolo in campo sfidando un avversario sulla carta più agguerrito nonché al giudizio del pubblico pur consapevole del gap esistente fra le due compagini. Sapeva che poteva permetterselo come pure sapeva che i suoi adepti non lo avrebbero deluso. Puntuale, come un orologio svizzero, è arrivata la vittoria, in rimonta. I biancoazzurri contro la Vastese andavano a caccia del primo successo interno della stagione e che poteva consentire, se dagli altri campi fossero arrivate notizie favorevoli, l’aggancio ai playout. Ora che il dado è tratto, sentiamo il tecnico di casa cosa ha da aggiungere. Per l’occasione questa volta l’approccio con il cronista è ben altro da quello delle altre volte. Il sorriso che aleggia sul viso fa intendere come per lui e non solo, il risultato lo appaghi. “ Noi abbiamo sbagliato solo una partita, quella contro il Francavilla. Oggi salvo l’inizio gara, poi siamo stati i veri protagonisti del match “. E conclude “ Per la prima volta siamo in area playout. Per noi sarà il trampolino di lancio da dove spiccheremo il salto per scalare la classifica verso l’alto per approdare in zona salvezza “.

(Giuseppe Capasso)