«Dispiace si parli di esonero quando è chiaro che le motivazioni non sono legate ai risultati. È venuta a mancare l'identità di vedute con la società dopo il cambiamento di alcuni presupposti concordati a inizio stagione e il legame molto solido si è purtroppo logorato». Commenta così la sorprendente separazione dal Borghetto il tecnico Cesare Carletti, dispiaciuto per il progetto interrottosi sul più bello. «Me ne vado a testa altissima - prosegue l'esperto il timoniere jesino - con la consapevolezza di aver raggiunto diversi traguardi importanti. In totale, nelle 25 partite della mia gestione, sono stati raccolti 43 punti, frutto di 11 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte: una media da playoff. La scorsa stagione arrivai a gennaio, alla seconda di ritorno con la squadra agli ultimi posti, e ci salvammo con una giornata d'anticipo senza playout. Nell'attuale campionato eravamo in quarta posizione, con la seconda difesa meno perforata dopo l'Anconitana, record d’imbattibilità nelle prime 8 giornate e tante altre belle soddisfazioni, come la valorizzazione di diversi prodotti del vivaio locale, che rimarranno per sempre negli annali di questa società che da anni non si trovava così in alto. Peccato non si sia potuto proseguire il connubio con me e con tre giocatori cardine come Canulli, Sow e Bediako che hanno scelto altre strade». La conclusione è dedicata ai ringraziamenti. «Sono fiero della chance concessami dal Borghetto che ha avuto fiducia in me mettendomi nelle condizioni di lavorare al meglio. Formulo al club biancazzurro, al nuovo mister Montillo e a tutti i miei ex ragazzi un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della stagione. Rimarrò il loro primo tifoso e sono convinto che raggiungeranno i successi auspicati perché se lo meritano».
Cesare Carletti: "Ecco i motivi della separazione dal Borghetto"
Lunedì, 18 Dicembre 2017 12:57 Scritto da Fabio Ubaldi Letto 1376 volte Clicca per ascolare il testo Cesare Carletti: "Ecco i motivi della separazione dal Borghetto" «Dispiace si parli di esonero quando è chiaro che le motivazioni non sono legate ai risultati. È venuta a mancare lidentità di vedute con la società dopo il cambiamento di alcuni presupposti concordati a inizio stagione e il legame molto solido si è purtroppo logorato». Commenta così la sorprendente separazione dal Borghetto il tecnico Cesare Carletti, dispiaciuto per il progetto interrottosi sul più bello. «Me ne vado a testa altissima - prosegue lesperto il timoniere jesino - con la consapevolezza di aver raggiunto diversi traguardi importanti. In totale, nelle 25 partite della mia gestione, sono stati raccolti 43 punti, frutto di 11 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte: una media da playoff. La scorsa stagione arrivai a gennaio, alla seconda di ritorno con la squadra agli ultimi posti, e ci salvammo con una giornata danticipo senza playout. Nellattuale campionato eravamo in quarta posizione, con la seconda difesa meno perforata dopo lAnconitana, record d’imbattibilità nelle prime 8 giornate e tante altre belle soddisfazioni, come la valorizzazione di diversi prodotti del vivaio locale, che rimarranno per sempre negli annali di questa società che da anni non si trovava così in alto. Peccato non si sia potuto proseguire il connubio con me e con tre giocatori cardine come Canulli, Sow e Bediako che hanno scelto altre strade». La conclusione è dedicata ai ringraziamenti. «Sono fiero della chance concessami dal Borghetto che ha avuto fiducia in me mettendomi nelle condizioni di lavorare al meglio. Formulo al club biancazzurro, al nuovo mister Montillo e a tutti i miei ex ragazzi un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della stagione. Rimarrò il loro primo tifoso e sono convinto che raggiungeranno i successi auspicati perché se lo meritano».«Dispiace si parli di esonero quando è chiaro che le motivazioni non sono legate ai risultati. È venuta a mancare l'identità di vedute con la società dopo il cambiamento di alcuni presupposti concordati a inizio stagione e il legame molto solido si è purtroppo logorato». Commenta così la sorprendente separazione dal Borghetto il tecnico Cesare Carletti, dispiaciuto per il progetto interrottosi sul più bello. «Me ne vado a testa altissima - prosegue l'esperto il timoniere jesino - con la consapevolezza di aver raggiunto diversi traguardi importanti. In totale, nelle 25 partite della mia gestione, sono stati raccolti 43 punti, frutto di 11 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte: una media da playoff. La scorsa stagione arrivai a gennaio, alla seconda di ritorno con la squadra agli ultimi posti, e ci salvammo con una giornata d'anticipo senza playout. Nell'attuale campionato eravamo in quarta posizione, con la seconda difesa meno perforata dopo l'Anconitana, record d’imbattibilità nelle prime 8 giornate e tante altre belle soddisfazioni, come la valorizzazione di diversi prodotti del vivaio locale, che rimarranno per sempre negli annali di questa società che da anni non si trovava così in alto. Peccato non si sia potuto proseguire il connubio con me e con tre giocatori cardine come Canulli, Sow e Bediako che hanno scelto altre strade». La conclusione è dedicata ai ringraziamenti. «Sono fiero della chance concessami dal Borghetto che ha avuto fiducia in me mettendomi nelle condizioni di lavorare al meglio. Formulo al club biancazzurro, al nuovo mister Montillo e a tutti i miei ex ragazzi un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della stagione. Rimarrò il loro primo tifoso e sono convinto che raggiungeranno i successi auspicati perché se lo meritano».