"Nessuno è profeta in patria", una frase che ancora una volta riecheggia nel mondo del calcio. Dopo la sconfitta subita sul terreno del Porto Potenza, infatti, il Fiuminata ha sollevato dall'incarico il tecnico Raffaele Berrettini.
Risultati che non arrivano, aspettative della vigilia che non si realizzano, una serie di infortuni che hanno decimato l'organico e alla fine, come spesso avviene nel mondo del pallone, a pagare per tutti è l'allenatore.
"E' questa una legge non scritta del calcio – dichiara un amareggiato Berrettini – Purtroppo quando la società nutre ambizioni per un campionato di vertice e per mille motivi non si raggiunge l'obiettivo ecco che a pagare è l'allenatore. Una decisione che sicuramente mi amareggia, visto che a Fiuminata ho sempre ottenuto buoni risultati (un campionato vinto e diversi play off disputati ndr), ma che accetto senza problemi". Non ha molto da rimproverarsi l'ormai ex tecnico della compagine del presidente Stella."Ho accettato l'incarico la scorsa estate voglioso di fare bene con molta voglia e determinazione – continua Berrettini – Purtroppo per mille motivi, che nell'ambiente ben conoscono, quanto previsto non si è verificato.
Probabilmente – conclude il trainer con un'amara considerazione – dove si è ben operato non conviene ritornare perchè alla fine si ha tutto da perdere".
Ora il presidente Paolo Stella e i suoi più stretti collaboratori si stanno muovendo alla ricerca di un nuovo allenatore. I nomi che circolano per la panchina del Fiuminata sono quelli di Giorgio Micarelli, che sembrerebbe però aver declinato la proposta, Marco Gasparrini, Daniele Cotica, anche se più di una voce parla di Raniero Sentinelli, ( sotto nella foto )
fabrianese ex tecnico dell'Arcevia, che ben conosce il d.s. Andrea Tiburzi e l'ambiente di Fiuminata.