Allievi Fortitudo Fabriano, missione compiuta

Martedì, 24 Novembre 2015 16:21 Scritto da  Letto 1151 volte
Allievi Fortitudo Fabriano, missione compiuta

Mister Luca dorme sogni tranquilli. I sui ragazzi hanno raggiunto l’obiettivo. Non è stato di certo facile, si è assaporato il sapore della terra, lottato conto gufi e loschi individui, ma alla fine è arrivata la qualificazione al campionato regionale.

Tutto è iniziato quest’estate caratterizzata da un esodo poco sostenuto dalla ragione ma soprattutto esaltato da vacue promesse. Chi ha creduto è rimasto…ed i risultati sono ben presto arrivati. Contrariamente a quanto possa essere logico s’inizia con la seconda giornata di campionato. Debutto al Comunale di Fabriano. Avversari di turno le Torri di Castelplanio. Una facile vittoria, forse fin troppo che ha esaltato le menti e non certo le ancora acerbi virtù dei ragazzi fabrianesi. Durante la settimana si lavora duramente con tre allenanti e si avvicina lo scontro al vertice con la Jesina.

La partita è dura aspra, ma i fabrianesi vanno meritatamente in vantaggio, Poi due disattenzioni difensive regalano (e di certo non è un eufemismo) la vittoria ai leoncelli. Ancora da evidenziare le troppe ingerenze del pubblico (che purtroppo sono sempre genitori) che spesso condizionano la correttezza dell’incontro. Si va avanti. Il mister con il suo staff tiene ben salde le redini del gruppo, e la domenica successiva si va a San Marcello, avversaria l’Aurora Calcio Jesi. Una partita segnata sin dall’inizio da un pubblico genitoriale scorretto oltre ogni misura e da accompagnatori che fomentano la violenza lasciando dietro la lavanga il gioco. Spesso sulle tribune gli animi si scaldano e a volte volano parolacce, insulti ed offese rivolte soprattutto agli arbitri, a spettatori avversari e, ancora peggio, ai giovani calciatori che sono in campo. Protagonisti assoluti di questa cattiva abitudine, il pubblico che assiste alle partite di calcio giovanile, che è costituito, ahimè, proprio dai genitori che sono i primi “tifosi” della squadra dove giocano i propri figli. I ragazzi subiscono, reagiscono male ….All’orizzonte si profila il derby (era la prima di campionato posticipata dal comitato provinciale infrasettimanalmente). Non ci sono problemi. Una netta vittoria che lascia il segno, e tanti musi lunghi. Si prosegue il cammino ed al Comunale di Albacina arriva il Monserra, penultimo in classifica. Altra pecca dei rossoblù. In vantaggio, si fano ben presto raggiungere, per poi regalare qualche brivido ai tifosi fabrianesi, e chiudere l’incontro definitivamente. Un semplice respiro, tre allenamenti ed ecco di nuovo la Galassia…Che sberla. In vantaggio i rossoblù si perdono come una sola bollicina in un mare. Una vera Waterloo…Cocente…pesante la sconfitta…Ma, azzarderei dire “grazie Galassia”. La sconfitta muove le menti, sveglia la grinta degli allievi…Che cambiano completamente rotta, ma soprattutto il passo. In trasferta stendono prima le Torri, poi la Jesina, sin troppo sicura del risultato ma non consapevole del profondo cambiamento dei fabrianesi. Meritati complimenti nello spogliatoio dal parte del mister jesino. Ultime due partite. Non facili. Arriva ad Albacina l’Aurora Jesi…Un incontro difficile, considerato quanto avvenuto all’andata. Ma ragazzi, sia locali che ospiti, superano ogni ostacolo. Giocano corretti, grintosi entrambi ed alla fine sono i rossoblù a trionfare. Ma sincerante trionfano tutti i 36 giocatori campo. Dopo la partita un delizioso terzo tempo offerto sia dalla Fortitudo che dall’Aurora Jesi. Il sentiero che si era mostrato irto e problematico è ora ricco di esperienza e solarità. Ma il mister non vuole un calo di concentrazione per l’ultima di campionato. La trasferta a Montecarotto è da prendere con le molle. Il Monserra, pur fuori dal regionale, sta giocando le ultime partite molto bene. Non è la squadra di inizio campionato. Tra la nebbia ed un freddo pungente, i ragazzi di mister Luca non si disorientano. Chiudono tutti gli spazi, aprano la difesa locale, allontano la nebbia e le malignità…approdando al regionale.

Tutto intorno tace…C’è chi esce in punta dei piedi, chi con la coda tra le gambe, ed i corvi volano alti nel cielo. Lontani…. Ma vicino risuona nello spogliatoio l’ormai famosa "SHALALALA"…Il canto esce dalle finestre ed entra nel cuore. Con la forza di un gruppo che ha creduto in sé stesso…Entra nell’anima la consapevolezza che tutto è POSSIBILE. Gli Allievi hanno realizzato quella che i cinici definivano una sfida impossibile ed hanno dimostrato che la speranza non è cieco ottimismo ma coraggio di combattere. Ed ora il compito più duro. La sfida regionale.

Antonello Baroni


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