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La domenica perfetta di Daniele Api

Martedì, 23 Settembre 2014 21:32 Scritto da  Letto 678 volte
  Clicca per ascolare il testo La domenica perfetta di Daniele Api Cosa c’è di più bello che tornare in gol dopo otto mesi se non farlo proprio lì dove si è riusciti a farlo l’ultima volta, per di più con una rete decisiva e a due passi da casa. La domenica perfetta per Daniele Api che con il suo gol ha regalato la vittoria al Matelica, contro la Jesina e ha esultato per una rete che per lui, attaccante puro sangue, mancava da tanto, troppo tempo. Api, una domenica praticamente perfetta? “Non sarei riuscito io stesso a immaginarla meglio di così. E’ vero che quando sono entrato la partita sembrava praticamente finita, ma ammetto che ci credevo tanto nonostante mancasse poco. Ringrazio Cristian (Cacciatore ndr) che mi ha permesso di andare in rete non sfruttando lui l’occasione davanti al portiere”. Una bella sorpresa e la tua esultanza a tutto campo la dice lunga su quanto ci tenessi. Durante l’estate sei stato a lungo corteggiato dalla Biagio Nazzaro, ma alla fine sei rimasto a Matelica dove la concorrenza nel tuo reparto non manca… “Io qui mi sento come a casa mia e dopo tre anni davvero vivo un ambiente familiare. Quando si hanno poi la stima del mister e del presidente, corrisposta, riesce tutto più facile, anche fare qualche sacrificio in più. Può passare un mese in cui non si gioca mai, poi in 10 minuti magari ci si aspetta tanto e io sono contento anche di poterlo fare, anche se solo in quei pochi minuti. Il lavoro, per me, paga sempre”. Una vittoria del genere è fondamentale per il morale, anche in considerazione delle tante assenze. Più fortuna o bravura? “Si, è stata una vittoria particolarmente importante perché ottenuta anche con ragazzi che giocavano fuori ruolo e una difesa inventata. Penso che ci vogliano entrambe le componenti e bisogna anche essere bravi a far girare un po’ di fortuna dalla propria parte. Non è la prima volta che otteniamo, in tre anni, la vittoria negli ultimi minuto e non penso si possa parlare solo di fortuna, ma anche caparbietà”. A chi ha dedicato il gol? “A mia figlia e mia moglie che domenica dovevano essere lì, ma anche a tutti quelli che mi sostengono sempre”. Come ricomincia la settimana che vi porterà alla sfida contro l’Amiternina, teme un calo di concentrazione visti i due risultati positivi? “Impossibile. Il martedì quando ci riuniamo nello spogliatoio col mister e la società è difficile esaltarsi, ma ci rimettiamo subito con la concentrazione che serve alla prossima gara. Siamo solo all’inizio e con l’Amiternina sarà un’altra gara dura. Adagiarsi sugli allori appartiene alle squadre di medio bassa classifica e noi non vogliamo accontentarci di aver centrato due risultati positivi consapevoli, comunque, che dovremo affrontare le partite con grande umiltà e impegno”.
Anteprima NotiziaCosa c’è di più bello che tornare in gol dopo otto mesi se non farlo proprio lì dove si è riusciti a farlo l’ultima volta, per di più con una rete decisiva e a due passi da casa. La domenica perfetta per Daniele Api che con il suo gol ha regalato la vittoria al Matelica, contro la Jesina e ha esultato per una rete che per lui, attaccante puro sangue, mancava da tanto, troppo tempo.

Api, una domenica praticamente perfetta?

“Non sarei riuscito io stesso a immaginarla meglio di così. E’ vero che quando sono entrato la partita sembrava praticamente finita, ma ammetto che ci credevo tanto nonostante mancasse poco. Ringrazio Cristian (Cacciatore ndr) che mi ha permesso di andare in rete non sfruttando lui l’occasione davanti al portiere”.

Una bella sorpresa e la tua esultanza a tutto campo la dice lunga su quanto ci tenessi. Durante l’estate sei stato a lungo corteggiato dalla Biagio Nazzaro, ma alla fine sei rimasto a Matelica dove la concorrenza nel tuo reparto non manca…

“Io qui mi sento come a casa mia e dopo tre anni davvero vivo un ambiente familiare. Quando si hanno poi la stima del mister e del presidente, corrisposta, riesce tutto più facile, anche fare qualche sacrificio in più. Può passare un mese in cui non si gioca mai, poi in 10 minuti magari ci si aspetta tanto e io sono contento anche di poterlo fare, anche se solo in quei pochi minuti. Il lavoro, per me, paga sempre”.

Una vittoria del genere è fondamentale per il morale, anche in considerazione delle tante assenze. Più fortuna o bravura?

“Si, è stata una vittoria particolarmente importante perché ottenuta anche con ragazzi che giocavano fuori ruolo e una difesa inventata. Penso che ci vogliano entrambe le componenti e bisogna anche essere bravi a far girare un po’ di fortuna dalla propria parte. Non è la prima volta che otteniamo, in tre anni, la vittoria negli ultimi minuto e non penso si possa parlare solo di fortuna, ma anche caparbietà”.

A chi ha dedicato il gol?

“A mia figlia e mia moglie che domenica dovevano essere lì, ma anche a tutti quelli che mi sostengono sempre”.

Come ricomincia la settimana che vi porterà alla sfida contro l’Amiternina, teme un calo di concentrazione visti i due risultati positivi?

“Impossibile. Il martedì quando ci riuniamo nello spogliatoio col mister e la società è difficile esaltarsi, ma ci rimettiamo subito con la concentrazione che serve alla prossima gara. Siamo solo all’inizio e con l’Amiternina sarà un’altra gara dura. Adagiarsi sugli allori appartiene alle squadre di medio bassa classifica e noi non vogliamo accontentarci di aver centrato due risultati positivi consapevoli, comunque, che dovremo affrontare le partite con grande umiltà e impegno”.


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