Dopo tutti i veleni di Juventus – Roma, con dichiarazioni inaccettabili da parte di dirigenti, allenatori e giocatori strapagati a livello mondiale, che dovrebbero essere di esempio alla nazione e a tutto il mondo, vorrei riuscire a coprire con queste righe che seguono, tutto questo chiasso generato da un arbitraggio poco felice del signor Rocchi.
Ci troviamo nel mondo dilettantistico, da trent’anni ho il ruolo di segretario di una società che milita in Terza Categoria l’“A.S.D. Juventus Club Tolentino”. Parliamo del campionato Juniores Provinciale e sabato 4 ottobre si è disputata la gara della terza giornata di campionato tra la Juventus Club Tolentino e il Camerino Calcio. Siamo nei primissimi minuti di gioco, intorno al 5’, con il punteggio fermo sullo 0-0. L'attaccante della Juve club Francesco Paoloni, sull’allungo in area di rigore avversaria, viene a contatto con un giocatore del Camerino Calcio e cade a terra in area di rigore. Il direttore di gara, senza esitazioni concede il calcio di rigore all’A.S.D. Juventus Club Tolentino ed estrae il cartellino rosso al difensore del Camerino Calcio per fallo da ultimo uomo, in una chiara occasione da rete. Qualche tenue protesta verso l’arbitro da parte della formazione ospite, poi si assiste a ciò che non avresti mai pensato. Il giocatore Francesco Paoloni una volta rialzato, va verso il direttore di gara e gli dice “Signor arbitro non è calcio di rigore!” “ Il mio avversario ha toccato prima il pallone e l’ha allontanato, sono stato io sullo slancio a inciamparmi con le sue gambe e a cadere a terra”. L’arbitro torna sui suoi passi e non concede più il calcio di rigore alla Juventus Club Tolentino e non espelle più il difensore del Camerino Calcio. Uno scrosciare di applausi verso il giocatore da parte dei tifosi sia dell’una sia dell’altra squadra. Per la cronaca la gara finirà con la vittoria per 6-2 a favore dell’A.S.D. Juventus Club Tolentino. Il risultato passa in secondo piano di fronte a questo gesto, che ha avuto come protagonista Francesco Paoloni, classe 1995, che ha avuto l’opportunità di esordire in prima squadra, con tre presenze collezionate in seconda categoria nel finale della scorsa stagione, che purtroppo non sono bastate per evitare la retrocessione. Se tutti prendessero esempio da questo ragazzo, forse assisteremo a partite più belle, con meno tensione, con tanto sorriso sulle labbra, porteremo sicuramente tanti bambini allo stadio. Desidererei che tutti i ragazzi della scuola calcio di questa società e delle altre, prendano esempio da questo gesto.
Congratulazioni Francesco!
Giampiero Mancioli