Incontro tra Cattolica San Marino e Jesina

Un punto per la Jesina sul campo del Cattolica, nello scontro fra ultime. Leoncelli in vantaggio dopo 2’: Maggioli del Cattolica va al rinvio, rimpallo su Pigozzi e sfera che si impenna e va nel sacco, con Aglietti fuori dai pali a guardare. All’11’ la Jesina resta ferma sul corner di Cissè che vede Rizzitelli colpire a centro area, 1-1. La Jesina subisce e deve difendersi: da Cissè che al 13’   non aggancia (13’), al 26’ trova la parata di Boccanera, al 29’ manda alto di testa. Il rischio più grosso al 45’, quando Fabbri da due passi non trova la porta di testa su palla di Merlonghi. Jesina in sofferenza anche nella ripresa, Boccanera fa il miracolo sula deviazione in mischia di Rizzitelli al 66’ e sbroglia anche sul colpo di testa di Gaiola da distanza ravvicinata al 69’. La Jesina prova a recuperare metri ma si vede con Villanova al 61’, punizione bloccata da Aglietti, e al 77’, a lato. 

"Un punto che dà continuità al risultato di domenica - il commento di mister Sauro Trillini - Noi dobbiamo continuare il percorso perchè le qualità che abbiamo devono venir fuori. Oggi abbiamo affrontato una grande squadra. Il gol iniziale ci ha fatto abbassare il baricentro e abbiamo subito il gol del pareggio. A 5 minuti dalla fine abbiamo avuto una grandissima occasione, ma il pareggio è giusto".

anteprima

Guardando la classica Cattolica San Marino – Jesina è il classico scontro diretto tra formazioni “disperate”. Le due squadre, infatti, occupano gli ultimi due posti della graduatoria con il Tolentino, ultima squadra ad occupare la griglia play out, a distanza notevole, anche se non incolmabile. Tuttavia l’ultimo turno disputato ha parlato di una Jesina, rinfrancata dalla cura Sauro Trillini, capace di ottenere il primo successo stagionale e di un San Marino che, pur sconfitto a Notaresco, nella giornata precedente aveva fermato sul pari il Campobasso. Chiaro che dalla sfida diretta l’eventuale pareggio non servirebbe a nessuna delle due avversarie di giornata. Una vittoria consentirebbe di sperare, la sconfitta suonerebbe come una condanna definitiva.